Taxinccmilano

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Servizio di Noleggio con conducente

giovedì 7 aprile 2016

+++ Arriva Luxe, l'APP che ti parcheggia l'Automobile ....

Farhad Manjoo, rispettato giornalista che si occupa di tecnologia per il New York Times, ha scritto un articolo per sostenere che l’enorme successo economico di Uber – la famosa società che offre automobili con autista a pagamento tramite un’app e che attualmente vale circa 60 miliardi di dollari – sia difficilmente replicabile da altre start up che offrano in altri campi servizi basati sullo stesso modello di relazione con i clienti.




Per spiegare in termini pratici la sua teoria, Manjoo ha raccontato un esempio basato sulla sua esperienza. Manjoo abita a Palo Alto, a sud di San Francisco, e dice che da due anni usa frequentemente Luxe, un servizio che fornisce un parcheggiatore che su richiesta parcheggia e riporta la macchina all’utente, evitandogli così di perdere tempo a cercare parcheggio da solo. Il servizio costa 5 dollari all’ora per un massimo di 15 dollari al giorno (circa 13,3 euro): significa che un utente qualsiasi può arrivare con la macchina davanti al proprio ufficio, lasciarla in custodia a Luxe e riprenderla a fine giornata, il tutto per una tariffa più economica della maggior parte dei parcheggi pubblici o privati della città (non bisogna pagare una tariffa a parte per il parcheggio che Luxe sceglie di occupare). Nel 2014 Manjoo ha scritto sul New York Times un articolo molto positivo su Luxe, elencandone le potenzialità e sostenendo che la stessa azienda stimava di ridurre ancora i prezzi per aumentare ancora di più il giro dei propri clienti. Sono passati due anni, e Luxe non ha abbassato i prezzi: anzi, li ha aumentati – Manjoo dice che al momento paga circa 30 dollari al giorno – e il suo servizio non è migliorato sensibilmente.

Manjoo sostiene che quello di Luxe non sia l’unico caso di una start up nata con l’ambizione di emulare Uber, cioè fondamentalmente quella di fornire un servizio personalizzato e “di lusso” a prezzi di massa, che poi abbia ridotto di molto le sue aspettative. Secondo Manjoo questo ha a che fare più con Uber che con la validità di altri servizi come Luxe: Uber ha saputo individuare un mercato problematico – in diverse città nel mondo, come anche in Italia, il servizio di taxi è piuttosto sgradevole e arretrato – e ha offerto un prodotto migliore, diminuendo i prezzi solo gradualmente. Trovare altri mercati del genere, sostiene Manjoo, non è altrettanto facile: mentre lo è entrarci con prezzi molto concorrenziali oppure eccessivamente bassi – come nel caso di Luxe – per poi essere obbligati ad alzarli.

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