Farhad Manjoo, rispettato giornalista che si occupa di tecnologia per il New York Times, ha scritto un articolo per sostenere che l’enorme successo economico di Uber – la famosa società che offre automobili con autista a pagamento tramite un’app e che attualmente vale circa 60 miliardi di dollari – sia difficilmente replicabile da altre start up che offrano in altri campi servizi basati sullo stesso modello di relazione con i clienti.
Per spiegare in termini pratici la sua teoria, Manjoo ha raccontato un esempio basato sulla sua esperienza. Manjoo abita a Palo Alto, a sud di San Francisco, e dice che da due anni usa frequentemente Luxe, un servizio che fornisce un parcheggiatore che su richiesta parcheggia e riporta la macchina all’utente, evitandogli così di perdere tempo a cercare parcheggio da solo. Il servizio costa 5 dollari all’ora per un massimo di 15 dollari al giorno (circa 13,3 euro): significa che un utente qualsiasi può arrivare con la macchina davanti al proprio ufficio, lasciarla in custodia a Luxe e riprenderla a fine giornata, il tutto per una tariffa più economica della maggior parte dei parcheggi pubblici o privati della città (non bisogna pagare una tariffa a parte per il parcheggio che Luxe sceglie di occupare). Nel 2014 Manjoo ha scritto sul New York Times un articolo molto positivo su Luxe, elencandone le potenzialità e sostenendo che la stessa azienda stimava di ridurre ancora i prezzi per aumentare ancora di più il giro dei propri clienti. Sono passati due anni, e Luxe non ha abbassato i prezzi: anzi, li ha aumentati – Manjoo dice che al momento paga circa 30 dollari al giorno – e il suo servizio non è migliorato sensibilmente.
Manjoo sostiene che quello di Luxe non sia l’unico caso di una start up nata con l’ambizione di emulare Uber, cioè fondamentalmente quella di fornire un servizio personalizzato e “di lusso” a prezzi di massa, che poi abbia ridotto di molto le sue aspettative. Secondo Manjoo questo ha a che fare più con Uber che con la validità di altri servizi come Luxe: Uber ha saputo individuare un mercato problematico – in diverse città nel mondo, come anche in Italia, il servizio di taxi è piuttosto sgradevole e arretrato – e ha offerto un prodotto migliore, diminuendo i prezzi solo gradualmente. Trovare altri mercati del genere, sostiene Manjoo, non è altrettanto facile: mentre lo è entrarci con prezzi molto concorrenziali oppure eccessivamente bassi – come nel caso di Luxe – per poi essere obbligati ad alzarli.
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